Ultima modifica: 5 Gennaio 2016

Scuola primaria

Il bambino può presentare alcuni di questi comportamenti:

  1. è molto lento, si distrae e si stanca presto
  2. ha problemi nel comportamento: oppositivo e provocatorio oppure ansioso e iperattivo
  3. sembra distratto da altro mentre parliamo, anche se poi magari ripete tutto ciò che abbiamo detto (è una strategia che solitamente usa per mantenere l’attenzione sulle nostre parole)
  4. sembra svogliato (lentezza operativa e non assolvimento di semplici consegne, anche di ordine pratico)
  5. facilmente assente o distraibile e irrequieto: tempi di attenzione/concentrazione non adeguati all’età
  6. assenza di stima di sé
  7. presenza di sensibilità emozionale
  8. fatica ad automatizzare ed interiorizzare abilità che gli altri hanno già raggiunto
  9. è disorganizzato nella pianificazione di semplici attività
  10. ha difficoltà nell’organizzazione del proprio materiale
  11. ha difficoltà nell’usare correttamente il quaderno, nel rispettare la successione delle pagine, nell’orientare segni nello spazio/foglio
  12. fatica a copiare dalla lavagna
  13. assume posture strane durante la lettura
  1. ha difficoltà nelle prassie ed è impacciato nei movimenti: allacciarsi le scarpe, vestirsi/svestirsi, riordinare, lateralizzazione, ripetere sequenze ritmiche, mantenere il tempo, scrivere nella riga o nel quadretto, colorare senza uscire dai margini,
  2. ha difficoltà di coordinazione oculo-motoria
  3. legge sillabando in un’età in cui la lettura dovrebbe ormai essere automatizzata (dalla classe 2^ di scuola primaria in poi)
  4. durante la lettura ha difficoltà a:
  • riconoscere le lettere (ad associare grafema-fonema)
  • mantenere il segno di lettura
  • leggere a voce alta
  • decodificare grafemi con suoni simili p/b d/t m/n r/l s/z
  • decodificare grafemi diversamente orientati nello spazio in quanto speculari (b/d, p/q, u/n, a/e..)
  • decodificare grafemi con minime caratteristiche che li differenziano (m/n, c/e, f/t..)
  • omettere grafemi e sillabe: sia consonanti (“fote” invece di “fonte”) sia vocali (“fume” invece di “fiume”) che sillabe (“talo” invece di “tavolo”)
  • invertire sillabe: “ni” al posto di “in”, “li” al posto di “il” o cifre
  • leggere con direzione sinistra-destra e questo provoca errori di decodifica che portano ad aggiunte o ripetizioni: “tavovolo” al posto di “tavolo”
  • procedere sul rigo e andare a capo (che si verifica anche nella scrittura)
  1. ha difficoltà a comprendere ciò che ha letto per la fatica nella decodifica
  2. ha difficoltà a modulare la voce nella lettura di un testo
  3. ha difficoltà nell’organizzazione spazio-temporale:
  • orientamento del foglio, prende il quaderno al contrario, non sa dove iniziare a scrivere, scrive da destra a sinistra
  • scrive lettere o numeri al contrario, la scrittura tende a salire o scendere al di fuori degli spazi (cioè nella riga/quadretto sotto o sopra)
  • scrive lettere con grandezze irregolari
  • scrive due volte la stessa parola o non la scrive oppure omette sillabe
  • utilizza caratteri di scrittura e dimensioni diversi, anche in una stessa parola, con tratto tremolante o calcato
  • non sa discriminare destra e sinistra
  • non sa leggere l’orologio, il calendario e usare correttamente il diario, in relazione all’orientamento temporale
  • fatica a memorizzare i mesi e i giorni della settimana
  1. quando aumentano le difficoltà tende a diminuire la grandezza della scrittura (come a nasconderla) tanto da diventare a volte quasi illeggibile
  2. presenta molte difficoltà nell’uso del corsivo e chiede di scrivere in stampato maiuscolo
  3. fatica a riconoscere anche gli altri caratteri tipografici
  4. ha difficoltà nel discriminare e riprodurre suoni difficili da pronunciare: chi/che ghi/ghe gn/gl sci/sce
  5. ha difficoltà nel discriminare e riprodurre parole con le doppie
  6. omette spesso le maiuscole
  7. ha difficoltà ad isolare il primo suono delle parole e l’ultimo
  8. manifesta difficoltà nei giochi linguistici, nelle storielle inventate, nei giochi di parole, nel riconoscimento e nella costruzione di rime
  9. ha difficoltà nella costruzione della frase e di testi e nell’argomentare
  10. usa impropriamente o non usa proprio la punteggiatura
  11. ha difficoltà ad usare il vocabolario e ad imparare l’ordine alfabetico
  12. ha difficoltà nella memorizzazione di:
  • termini specifici delle varie discipline e nell’interiorizzazione di lessico nuovo e nel richiamo alla memoria di nomi di oggetti conosciuti
  • date storiche ed eventi (difficoltà anche a discriminare prima e dopo rispetto ad una data e a ricordare compleanni o ricorrenze importanti)
  • elementi geografici e dei nomi sulle carte
  • filastrocche e poesie
  • classificazioni grammaticali ed analisi logica
  1. Impugnatura scorretta della penna o matita
  2. velocità e ritmo completamente alterato (alternando momenti di estrema lentezza e altri di estrema velocità)
  3. spaziatura tra le parole non costante
  4. disegno geometrico non preciso: arrotondamento di angoli, forme non chiuse correttamente
  5. copia da testo o scrittura sotto dettatura molto difficile per la necessità di doppia discriminazione (visiva o sonora e di scrittura)
  6. tendenza alla predizione ed invenzione
  7. incapacità di comprendere i concetti di base delle operazioni: ad esempio può non avere chiara la differenza tra addizione e moltiplicazione ed immagazzinare risultati sbagliati di alcune operazioni come 3+3=9 oppure 5×2=7
  8. mancata comprensione dei termini o segni matematici:
  • il bambino non sa cosa fare di fronte alle operazioni,
  • il bambino non sa applicare le regole del prestito e riporto,
  • il bambino nel passaggio ad una operazione successiva (magari con segno diverso) può applicare lo stesso ragionamento di quella precedente e quindi sbagliarla
  1. mancato riconoscimento dei simboli numerici:
  • il bambino può fare errori a base lessicale, cioè che riguardano l’errata comprensione o produzione delle singole cifre: esempio leggo 4, lo rappresento mentalmente, lo scrivo e lo dico ad alta voce mentre magari il numero era 7
  • il bambino può fare errori a base sintattica, cioè anche se ha consolidato la conoscenza dei numeri e sa scriverli correttamente, può fare errori di transcodificazione, cioè fare il passaggio dallo stimolo uditivo a quello scritto o viceversa, per esempio: “trecentonovantacinque → 3100905”
  1. ricordare la successione regressiva dei numeri, soprattutto oltre la decina
  2. difficoltà ad attuare manipolazioni aritmetiche, come ad esempio applicare strategie di conteggio facilitante: pur sapendo che nell’addizione 2+8 è più facile se parto dall’addendo più grande, l’alunno non la sa applicare.
  3. difficoltà a riconoscere i numeri pertinenti e utili alla risoluzione del problema
  4. difficoltà ad allineare correttamente i numeri quando si svolgono operazioni in colonna e ancor più nel caso di operazioni con numeri decimali, dovuti alla difficoltà di acquisizione dei concetti “destra” e “sinistra” e “alto” e “basso” che portano ad una scorretta organizzazione spaziale del calcolo
  5. problemi nella comprensione e nell’uso di simboli durante i calcoli: in un problema con dati aventi simbolo di capacità diverso ( per esempio l e dl) l’alunno non li riconosce e non sa come procedere
  6. incapacità ad apprendere le tabelline (difficoltà a memorizzare le tabelline, nonostante lo studio)

Si avverte sempre e comunque eccessiva lentezza operativa, determinata da sforzo e fatica.